Cos’è la comunicazione digitale

Eugenio Tommasi

Comunicazione digitale: cos’è e come funziona

Le aziende si sono rese conto che la comunicazione corporate deve passare attraverso i canali digitali i quali si sono sempre più sviluppati nel corso degli ultimi dieci anni. La maggior parte delle aziende ormai punta sempre di più sul digital e sui social media per la propria comunicazione corporate che sia distribuzione di contenuti o promozione sul lato business (visto che ormai il mercato ci dice che i grandi player del mercato punteranno sul lato business), questo è frutto di indagini realizzate da società di consulenza su un campione di oltre 100 responsabili comunicazione di diverse aziende private in Italia e filiali estere, con un fatturato minimo di €50 milioni annui di cui qui in questo articolo vi forniremo alcuni dati interessanti per capirne lo sviluppo.

Dai dati raccolti il quadro che emerge è che la comunicazione digitale al giorno d’oggi è sempre più importante ed essenziale, in particolare la gestione e la costruzione ed il mantenimento della propria immagine corporate sul web. Nei prossimi 5 anni i manager e responsabili delle aziende aumenteranno in maniera esponenziale crescendo sempre di più ed aumentando l’uso dei social network come strumento importante per comunicare (67%), seguito subito dopo dal sito aziendale (58%) e dal blog (48%). Oltre la metà degli intervistati (circa il 64%) inoltre afferma che l’importanza dei media tradizionali non cambierà e non subirà particolari “scossoni”. Uno degli strumenti e dei canali più utilizzati è quello delle Digital PR (72% dei casi), seguito dal sito web aziendale (69%). Ma c’è da dire che anche i social media si trovano alla ribalta con il 66% dei casi di aziende che li presidiano (in particolare Facebook 82%). Anche i capi delle aziende infatti attribuiscono sempre più importanza alla comunicazione digitale: l’89% considera molto importante la rete per costruire e consolidare la propria reputazione aziendale, nel 59% dei casi inoltre sono già stati attivati profili personali sui social (Facebook 79%, Linkedin 59%) con scopi aziendali.

La vera sfida quindi è quella di sfruttare i nuovi canali digitali magari combinandoli e affiancandoli a quelli più tradizionali, che non vengono ancora del tutto abbandonati, andando a selezionare, di caso in caso, i canali più efficaci e adatti alla propria identità aziendale, quindi per essere più tecnici diremo che alla tradizione comunicazione ATL (above the line) e BTL (below the line) si affiancheranno i canali di comunicazione digitale quindi in tal senso sarà importante non lasciare niente al caso e saper capire, monitorare e conoscere lo strumento digitale.  Un settore della nostra attività su cui  si dovrà sempre concentrarsi è la misurazione e il monitoraggio della web reputation ossia come influenzare i comportamenti di acquisto, come raggiungere community di interessati e come ingaggiare e coinvolgere nuovi partner nel proprio business, eventuali stakeholder, shareholder e giornalisti.

A nostro avviso lo strumento digitale diventerà una vera e propria integrazione della vita umana, per ovviare a questa caratteristica bisognerà sempre tenerne in conto un giusto utilizzo per saperne sfruttare tutte le potenzialità.

1 Comment

  1. Eugenio, interessanti i tuoi dati, potresti indicare le fonti delle indagini. Come ben sai se non si raccontano chi sono gli istituti o enti che le hanno fatti, i dati possono essere facilmente confutati.

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