Social & seo Oggi Uno Studio Approfondito

Eugenio Tommasi

I voti sociali sono la chiave per posizionarsi in Google?

Le statistiche USA sulla rilevanza dei segnali sociali mostrano incredibili numeri, che darebbero ai social un valore predominante tra i fattori utili al posizionamento in google nel 2013.

Ho deciso dunque di trattare l’argomento più in profondità, analizzando strenghts e weacknesses di segnali quali “likes” di Facebook, “+1s” di google plus, Tweets di Twitter, per capire quanto ed in quali modi essi influenzino realmente il posizionamento di un sito web.

Essendo i dati dell’ infografica presente nello scorso articolo condotti negli Stati Uniti, e quindi non pertinenti al mercato italiano, ho voluto condurre una ricerca per provare a raccogliere dati tangibili che potessero dimostrare l’influenza dei social nel ranking dei siti web nei risultati delle ricerche google. I risultati saranno analizzati e spiegati in seguito, con una ricerca tutta italiana e rivolta principalmente al mercato delle ricerche online in Italia.

Ma bisogna fare prima un passo indietro, e capire innanzitutto se i social signals sono imprescindibili da un posizionamento in prima pagina.

social signals, google rankings

Le evidenze in basso, così come in parte i risultati del test, sembrano rispondere affermativamente. C’è comunque da precisare che sono molti (ancora) i siti, sia in Italia che all’estero, posizionati ai primi posti di Google senza necessariamente avere condivisioni, likes, +1s o tweets. Un buon strumento per monitorare la presenza di segnali sociali su di un sito è Monitoring Socials.

I social network non sono dunque essenziali per posizionarsi. Ricordiamo che Google utilizza oltre 200 fattori per valutare un sito e con esso il suo posizionamento per determinate keywords. Questi fattori includono link esterni ed interni (che restano un pilastro per qualsiasi attività seo), parole e contenuti appropriati, e tantissimi altri fattori (eta’ del dominio, titoli e tags, etc.). Tra questi sembrano avere un valore preponderante anche i segnali sociali.

Prima di svelare i primi dati della ricerca, quindi, è utile analizzare in profondità i diversi social network, e capire la loro influenza in relazione al posizionamento nei Search Engines. Tra le diverse fonti autorevoli che mi hanno aiutato a portare avanti questo studio, cito il libro “Art of seo“.

E’ importante ricordare innanzitutto l’obiettivo principale dei motori di ricerca: “accrescere la quota di mercato fornendo i risultati migliori e più rilevanti possibile per ogni ricerca effettuata dall’utente finale”. Questo e’ l’obiettivo primario di ogni motore di ricerca, e chi ne tiene conto, farà in modo che il proprio sito web abbia contenuti di qualità e una coinvolgente user experience.

Al giorno d’oggi creare un sito internet e’ quasi gratuito. L’investimento più sostanzioso che una persona deve tenere in conto quando avvia una piattaforma online, e’ il tempo e l’energia che si dovrà spendere per creare contenuti validi e di qualità affinché il sito possa essere visto dall’utente come una risorsa valida. Una volta che il sito sara’ reso interessante e fornirà contenuti utili e coinvolgenti,  potrà ricevere link esterni da altri siti web o blog, possibilmente link spontanei, che ne attestino la qualità, facilitandone il posizionamento del sito in google.

Allo stesso modo in cui i siti web passano links ad un sito, si comportano i social networks, dando un link ad un sito ritenuto interessante e condivisibile. I social ed il comportamento di un utente riflettono relazioni e valori presenti nel mondo reale, e social networks quali Facebook, Twitter o Google+ sono molto piu’ populisti di un sito web, in quanto sono gratuiti e richiedono uno sforzo di gran lunga minore rispetto alla creazione di un intero sito. “Questi segnali richiedono uno sforzo minore per essere implementati”, si spiega in The Art of seo, “e potrebbero venire da fonti non autorevoli, quindi avere una minore influenza; ma restano sempre dei voti. diventando quindi in questo modo un sistema di voto per le masse.”

Essendo i motori di ricerca rivolti agli utenti in generale, e considerando l’obiettivo finale dei motori, potremmo facilmente supporre che un voto di un utente online attraverso i social media, abbia un alto valore per i motori di ricerca. Da consumatori (a consum-attori) abbiamo infatti oggi bisogno di pareri e giudizi che una risorsa sia buona, prima di usufruirne noi stessi. Se i nostri amici hanno dato una loro referenza ad una risorsa, e ci fidiamo dei loro giudizi, sara’ molto piu’ probabile che controlleremo anche noi tale risorsa. E’ stato più volte ripetuto in Master e convegni di come l’influenza di amici o di persone fidate, appunto chiamate influencers, o influenzatori, sia determinante nella scelta d’acquisto di un customer.

L’importanza dei link (o voti) sociali per il posizionamento è stato confermato da molti sviluppatori dei search engines. Si ritiene infatti che i link provenienti dai social siano molto più difficilmente spammabili. Mailie Ohye (di Google) e Stefan Weitz (di Bing), affermarono nel SMX (Search & Social marketing Expo, Monaco, Aprile 2011) che era molto più semplice trovare lo spam proveniente dai social media, in quanto questo rifletteva il comportamento dell’utente. Un esempio di ciò è la bounce rate, che misura la percentuale di visitatori di un sito web che visita soltanto una pagina. Quando un utente entra in un risultato di ricerca, e dopo pochi secondi torna indietro per cercare altri risultati, significa che il sito consultato non era pertinente o interessante per l’utente.

Con i segnali sociali, è semplice capire se una risorsa alla quale l’utente ha cliccato e’ di qualità, ovvero fa si che l’utente resti e visiti il sito, oppure se il sito visitato non offre contenuti interessanti, facendo si che l’utente abbandoni presto il sito. Google, ad esempio, ha moltissimi strumenti per verificare la qualità di un sito. Inoltre, grazie ai segnali sociali (incluse condivisioni, likes e commenti) si può facilmente capire se un contenuto e’ ritenuto interessante oppure no.

effetto social signals seo lecce

Vediamo ora più da vicino l’influenza di questi social sul ranking di un sito, analizzando singolarmente ognuno di essi, per poi passare ad i risultati dello studio condotto relativamente al mercato delle ricerche online in Italia.

Twitter

L’influenza di Twitter sul posizionamento di un sito, e’ nota da diverso tempo. In un suo articolo, Danny Sullivan di Search Engine Land mostra conferme, da parte di Google e Bing, alle sue domande riguardanti l’impatto dei links provenienti da Twitter per il ranking di un sito.

Nell’articolo si spiega inoltre come l’autorevolezza della persona che invia un link a quella pagina tramite un tweet influenzi il valore del tweet, e di come l’autorevolezza sia data da elementi quali il numero di followers, autorevolezza dei followers, numero di retweets, autorevolezza di chi ritwitta ed altri fattori.

Oggi, al contrario di una volta, i link provenienti dai tweets hanno l’attributo nofollow, dunque non passano link juice (al contrario di Google+). Nonstante tutto, si continua a sostenere l’importanza di Twitter al fine del posizionamento.

A conferma, si puo’ anche leggere un post di seomoz del 2011 in cui si spiega anche di come la Beginner’s Guide to seo (una guida di Moz al seo, davvero ben fatta) fu menzionata su di un tweet da Smashing Magazine. In una settimana, la pagina relativa alla guida era posizionata in posizione #4 per il termine “Beginner’s guide”. Probabilmente, comunque, il ranking della pagina e’ salito anche perché, soprattutto grazie alla popolarità del tweet, questo può aver ricevuto anche links da altre fonti.

Facebook

Anche i segnali da parte di Facebook hanno una influenza sul ranking. Vi sono diversi modi in cui Facebook può dare questi segnali ai search engines.

Se la pagina dell’utente (o aziendale) e’ pubblica, i link e condivisioni diventano importanti per il posizionamento, in quanto risultano visibili ai motori di ricerca e verranno contati come links. Anche le condivisioni direttamente dal sito (ad esempio attraverso appositi bottoni sul sito, come quello alla fine di questa pagina) sono importanti per il posizionamento. Una precisazione da fare per Facebook e’ che, una volta che un utente ha condiviso un link, questo verrà mostrato a tutti i suoi amici, dunque non tenendo conto della rilevanza dei contenuti condivisi con queste persone. Il pulsante “Invia” tramite Facebook, invece, permette di inviare direttamente il contenuto a persone specifiche.

Come con Twitter, anche in Facebook l’autorita’ e la rilevanza di chi condivide i contenuti e’ presa in considerazione. Viene dato maggiore peso a condivisioni da parte di utenti con un numero alto di amici rilevanti, percentuale di aggiornamenti rilevanti fatti dagli utenti, ed altri fattori simili.

Anche i Likes di Facebook (che interesseranno lo studio sul social seo condotto ed analizzato in seguito) sono voti, utili al ranking. In un’intervista fatta da Eric Enge a Stefan Weitz (di Bing), quest’ultimo conferma che i “Mi Piace” di Facebook possono influenzare il ranking del contenuto che “piace”.

Inoltre, mostrando il numero totale di persone che hanno dato il loro voto sulla pagina, i “Likes” possono avere un effetto non solo limitato al posizionamento: possono infatti servire come “garanzia” per l’utente che un numero (alto) di persone hanno considerato il contenuto come utile ed interessante, permettendo all’utente di capire quali articoli sono più interessanti (affidandosi della “saggezza popolare”).

Google Plus

Annunciato per la prima volta nel Giugno 2011, Google e’ diventato sempre più forte, grazie anche ad una rapida crescita, che ha visto nei primi mesi di attività, un network di circa 90 milioni di utenti, il 60% dei quali attivi sul sito ogni giorno. Come con Facebook, su google+ si possono condividere links. Questi potranno quindi essere presi in considerazione per il ranking del sito che ospita il contenuto. Anche in questo caso, verrà dato valore al link in base a chi condivide, quante volte il contenuto e’ stato condiviso, quanti +1 (il cui valore si analizzerà a breve) ha ricevuto, e quanti commenti.

E’ importante notare come Google abbia la possibilità di valutare il link passato su Google+ in vari modi: se il link non riceve attività dopo il post dell’autore, ad esempio, ma poi comunque circola all’interno del network, il link sara’ comunque calcolato come risorsa valida. Da tenere presente: e’ possibile che Google consideri il testo di descrizione del link, come anchor text (come avviene per i tradizionali backlinks esterni).

Come i “Likes” o i “Tweets”, si comportano i “+1” di Google+. Anche questi sono voti dati dall’utente ad un determinato contenuto/pagina web, e ne attestano la validità. Google prende molto in considerazione questi voti sociali (o “saggezza popolare”) in relazione al ranking di un sito. E’ consigliato dunque per ogni sviluppatore / webmaster / consulente seo, inserire un pulsante “+1” nei propri siti. Si permette così agli utenti di votare il contenuto (potete farlo per esempio su questa pagina, dal pulsante in alto a destra della pagina 🙂 ) e dare a Google un segnale di qualità. Inoltre la possibilità di condividere, oltre che votare, può portare ad un impatto ancora maggiore, e non limitato al ranking.

E’ già da molto tempo quindi che i social fanno parte dei fattori utili al ranking. Google e Bing hanno fatto grossi passi avanti per quanto riguarda l’inclusione di dati e segnali sociali nelle SERPs (Search Engines Results Pages). Per alcune ricerche il loro impatto e’ piu’ forte, per altre di meno.

Esistono molti altri networks e segnali sociali (youtube ad esempio, o LinkedIn) che possono aiutare un brand ad emergere dalla massa e posizionarsi bene nelle ricerche online, ed a creare awareness e call to action intorno al proprio business. Si potrebbero fare discorsi approfonditi su ogni singolo social, e sulle novità che ogni giorno modificano il modo in cui si fa seo, non più meccanicamente costruendo link al proprio sito, ma attraverso l’interazione ed il social engagement, segnali che ormai sono stati appieno inclusi tra i fattori che determinano il ranking di un sito web. Sul nostro blog e sito si continueranno a trattare argomenti, discorsi, ricerche e approfondimenti sul social engagement, l’invito e’ quindi quello di tornare a trovarci per restare aggiornati.

Ora però, dopo soltanto una settimana, abbiamo già raccolto alcuni dati da uno studio, condotto e attivo su questo sito, attraverso il quale si e’ tentato di far posizionare una pagina web, neutra e nuova, soltanto con l’ausilio dei social network e dei voti sociali. Scopri i risultati!

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