Link Building: cos’è e come farla BENE nel 2022 (senza penalizzazioni)

Eugenio Tommasi

La link building è una tecnica che viene utilizzata per accrescere l’autorevolezza di un sito web. Quando un altro sito, autorevole, manda un backlink verso di noi, stiamo parlando di link building.

Oggi non è così semplice come una volta, acquisire link da altri siti web. Questo perché molti oramai utilizzano l’attributo “nofollow” quando linkano (in quanto è il modo migliore per linkare un sito che non si conosce). Tuttavia, esistono alcune tecniche white hat (ovvero pulite, che piacciono a Google) per acquisire link da altri siti autorevoli, e dunque accrescere l’autorevolezza del nostro sito. Vediamo come:

Posizionamento tramite link building: cos’è e come si fa la link building sui siti web e con le parole chiave

Dopo aver sistemato la meccanica del sito, aver trovato le frasi chiave più ricercate dal nostro visitatore medio, aver creato contenuti ed aver impostato l’intera struttura della pagina (e del sito in generale) perché contenga gli elementi necessari per i posizionamento, possiamo tirare un sospiro di sollievo, il meno è fatto! 🙂

Scherzo, tutti questi processi sono importanti, e richiedono tempo. Ma ottimizzare il sito web ”on page” non è tutto. C’è infatti un altro importante fattore, preso in considerazione dai motori di ricerca per favorire  il ranking e quindi il posizionamento del sito: ovvero la quantità e la qualità dei link di altri portali web che puntano alle pagine del nostro sito.

La strategia che aiuta a portare link al proprio sito viene chiamata “link building” (ovvero costruzione di link, link building strategy), ed esistono nel mondo seo moltissime tecniche utili a portare link ad un sito, come illustra l’immagine in basso. Vista la definizione di link building, vediamo ora nello specifico come fare link building.

Come fare link building (gratis)

Ma andiamo con ordine, e  proviamo a fare un esempio che spieghi in parole semplici cos’è questo “link building“: mettiamo che ho un ecommerce di scarpe da calcio. In una mia pagina del sito è mostrata un tipo di scarpa con tutte le sue caratteristiche. Un utente con un blog, od un sito internet, che parla di scarpe da calcio, vorrà restare aggiornato sulle ultime novità: se nel mio sito questo utente trova la pagina di un paio di scarpe, con tutti i dettagli e le novità apportate a questo nuovo modello, l’utente con il blog scriverà un articolo ed inserirà un link nel quale informerà: ” seguendo questo link potrete trovare informazioni utili sul paio di scarpe in questione”. L’utente che visiterà il link, arriverà sulla vostra pagina dove parlate di quel paio di scarpe.

Dunque, se ho buoni contenuti, molto probabilmente, nel tempo, gli utenti della rete rimanderanno al mio sito perché vi sono informazioni utili ed interessanti. Un esempio un po’ banale, ma credo riassuma il concetto dei links che puntano ad un sito web.

I motori di ricerca prendono molto in considerazione questi ”backlinks”, link esterni che rimandano ad un sito, considerandoli come ”raccomandazioni”, che indicano  che il sito è affidabile ed è raccomandato per via delle informazioni fornite. Ma in che modo sono valutati questi link? Sono tutti valutati allo stesso modo?

Prima di rispondere alla domanda sarebbe utile tornare un po’ indietro con gli anni, quando due ragazzi, nei dormitori dell’università di Stratford, ebbero un’idea. Il web era ancora ”rudimentale” all’epoca, e i motori di ricerca, per elaborare la loro classifica di pertinenza alla ricerca, consideravano principalmente la quantità di link esterni che un sito aveva. Larry Page, che in seguito insieme al compagno Sergey Brin fondò Google, brevettò un’idea (o invenzione, com’è riportato nel brevetto ufficiale), secondo la quale non era tanto importante la quantità di link che puntavano ad un sito, quanto la loro qualità: è diverso, infatti,  se il mio sito web ha 100 links da siti irrilevanti e poco visitati, rispetto a ad un sito che ha 1 solo link, ma da una fonte autorevole quale, mettiamo, ”Wikipedia”. Non solo: Page e Brin ipotizzarono inoltre che bisognasse tenere in conto non soltanto la qualità di un sito, ma anche la sua ”rilevanza”, ovvero quanto l’oggetto del sito fosse rilevante comparato con il sito di chi riceve il link (ovvero, se vendo scarpe online, un link da un dentista potrebbe essere poco rilevante).

Su queste ipotesi si basa il moderno metodo di classificazione di Google basato su ”Rilevanza” ed ”Autorevolezza” di un sito. Da questa idea nacque anche il ”page rank”, tra i fattori utilizzati negli algoritmi di Google per indicizzare un sito web. Il page rank (in scala 0-10) è come un voto che viene dato ad un sito, basandosi appunto sulla qualità e rilevanza dei link in entrata a tale sito web. Un ottimo tool per verificare il page rank di un sito è qui.

Per chi volesse conoscere e approfondire storia e concetti fondamentali di questa invenzione, è facilmente reperibile online il brevetto originale, oppure potete dare uno sguardo al mio articolo “Il Mondo del seo: Nozioni di Base“.

Dunque, una volta che la meccanica, le parole ed i contenuti del sito sono stati ottimizzati per le ricerche, è molto importante ricevere credibilità dai motori di ricerca ottenendo link in entrata al proprio sito. Ci sono molte tecniche per ottenere questi links, ed alcune (le migliori), come la scrittura di un’articolo o la creazione di un video, sono a lungo termine e portano benefici nella lunga durata, oltre che a portare link naturali, quelli più “amati” da Google. Altre, invece, sono più immediate, e portano velocemente link e page authority al nostro sito web. In quest’articolo analizzerò alcune tra le principali tecniche, sia di breve che di più lunga durata.

Ma prima di tutto, bisogna sapere che per posizionare un sito web non bastano i link: questi infatti, da soli, portano si beneficio al sito, ma non quello sperato nel caso in cui ci si voglia posizionare per una particolare parola chiave. In quel caso, il link dovrebbe avere la parola chiave, più precisamente chiamata ”Anchor Text”, all’interno della sua struttura. Per i link spontanei, ovvero quelli generati grazie ad esempio ad un buon articolo, è più difficile controllare l’anchor text che verrà messo da chi condivide quell’articolo. A questo si può rimediare inserendo le parole chiave direttamente nell’url della pagina. Per i link invece richiesti a directory, a webmaster, o tramite commenti, è possibile fare in modo che il link abbia l’anchor text desiderato contenente le nostre parole chiave. Vediamo come dev’essere la struttura html di un buon link con anchor text:

    
        Parole Chiave Esempio
    

Dove “href” indica la pagina alla quale porterà il link, e “Parole Chiave Esempio” indica la frase chiave per la quale ci si vuole posizionare grazie a quel link.

Inserendo le parole chiave come ”testo ancora”, potremmo dire ai motori di ricerca che il link a quella pagina è sull’argomento descritto da tali parole chiave, e quindi la posizione del sito per tali parole chiave aumenterà a seconda del valore della pagina che lo manda. E’ comunque importante fare attenzione a non abusare delle parole chiave, e di cercare di mantenere sempre determinate linee guida (poche ma efficaci).

Un’altra cosa da tenere in considerazione quando si vogliono ottenere link al proprio sito è che i link forniti abbiano l’attributo rel=dofollow, e non rel=nofollow come ad esempio accade ai link da social networks quali Twitter, o come ormai accade nella maggior parte dei commenti a blog e siti web.

Dopo queste brevi ma importante parentesi sull’anchor text e il rel=dofollow, si passano ad analizzare alcuni tra i metodi più efficaci per costruire links al proprio sito, in base ad importanza e tempo di applicazione. Ma prima la parola all’esperto Google Matt Cutts che parla proprio di link building.

Ed ecco alcune tra le strategie e tecniche pratiche per costruire una rete di links al proprio sito:

1. Chiedere un link a conoscenti

Tempo di applicazione: A partire da 1-2 settimane

Importanza link: Alta

Difficoltà: Semplice

Chiedere links al proprio sito ad amici e conoscenti, che abbiano un blog o un sito che gestiscono. Questa tecnica può portare dei buoni link ed è facilmente e velocemente attuabile.

2. Listare il proprio sito su liste locali

Tempo di applicazione:  1-2 settimane

Importanza link: Media

Difficoltà: Semplice

Aggiungere il proprio business in liste online di attività locali può portare buoni link, considerati rilevanti per il vostro settore d’interesse e per l’area geografica della vostra attività.

3. Inserire i propri articoli, contenuti e sito in directories e portali

Tempo di applicazione: A partire da 1-2 settimane

Importanza link: Alta

Difficoltà: Media

Nel web esistono diversi tipi di directories, dove potersi registrare per inserire l’url al quale si vuole ricevere un link: Quelle dove poter inserire i propri articoli, o comunicati stampa. Quelle dove poter inserire video ed altro materiale multimediale. Quelle dove poter direttamente inserire il proprio sito. L’iscrizione a queste directories, che siano buone e con un alto page rank, è importante è puo portare in poco tempo link importanti al proprio sito web. Alcune di queste ad esempio sono directories per blog o per articoli, oppure www.Squidoo.com, piattaforma da cui si possono inserire immagini e contenuti multimediali. Esistono poi  directories a pagamento, alcune più altre meno efficaci (anche se Google è contro l’utilizzo di directories a pagamento per il posizionamento). Anche directories dove poter inserire la propria azienda, o ancora per comunicati stampa, ad esempio per comunicare l’apertura del proprio negozio online, quali www.comunicati-stampa.net.

Ne esistono tante sul web, basta soltanto un po’ di ricerca. Alcune si possono trovare nella sezione dedicata del sito. L’importante è comunque controllare che la pagina dalla quale si riceverebbe il link sia con alto page rank e con poche pubblicità. E’ importante inoltre non esagerare, in quanto ricevere troppi link alla lunga può penalizzare il proprio sito, fino a farlo scomparire dalla classifica dei risultati. Ad esempio ciò continua ad accadere sempre più frequentemente per via di strumenti utilizzati da Google come Panda e Penguin, che servono per combattere lo spam. Ma di questo parlerò in un altro articolo 🙂

4. Cercare e far riparare ”broken links”

Tempo di applicazione: A partire da 1-2 settimane

Importanza link: Alta

Difficoltà: Alta

Un altro metodo per ottenere buoni link è quello di cercare tra i links che non funzionano come dovrebbero all’interno dei siti sparsi per il web, e di contattare il webmaster chiedendo, in cambio del favore, di poter sostituire il link ”rotto” con uno al vostro sito. Questa è un ottima tecnica, richiede un po’ più di tempo, ma può portare buoni risultati. Ecco una guida di istruzioni per l’uso.

5. Cercare tra i links dei competitors

Tempo di applicazione: A partire da 1-2 settimane

Importanza link: Alta

Difficoltà: Media

”Spiare” i vostri competitors per trovare link che portano  al loro sito è un altro buon metodo per acquisire nuovi link. Un ottimo strumento per analizzare i link dei siti è OpenSiteExplorer di Moz,o Majesticseo, ma ne potrete trovare anche molti altri qui.

6. Scrivere articoli di alto valore (pillar) sul blog

Tempo di applicazione: Continuato

Importanza link: Alta

Difficoltà: Media

Ormai non c’è più ragione per la quale un’azienda non debba avere un suo blog aziendale. Così dice Matt Cutts, membro del team anti spam di Google. Un blog infatti è un’ottima maniera per comunicare con il pubblico, per mostrare la propria conoscenza nel proprio settore di business, e per far sentire i clienti più parte dell’azienda, comunicando valori e cultura aziendale al meglio.

7. Spargere le proprie notizie

Tempo di applicazione: Continuato

Importanza link: Alta

Difficoltà: Media

Link Building: Come Fare? Nuove tecniche

Altre e nuove tecniche di link building per seo, ottimizzazione e posizionamento

In alto si è parlato di alcune tecniche e strategie seo per il link building, ovvero di procedimenti per riuscire a “creare” e ottenere link di valore al proprio sito.

I motori di ricerca sono poi andati avanti, e con essi anche la seo, e, come ci si può immaginare, entrambi sono evoluti.

In un altro articolo di questo blog sulla seo (qui il link) si spiega come il “link building” (così caro ai seo) sembri essere stato sostituito dal “link earning”. Ovvero, piuttosto che “costruire” (o build) links (spesso poco naturali) al proprio sito, oggi ha sempre più importanza il “guadagnarsilink naturalmente, ottenendoli da altri utenti che raggiungono e condividono il nostro sito grazie a contenuti originali che vengono pubblicati, e che portano valore aggiunto alla community online, amplificando la loro condivisione sul web.

Pubblicare contenuti di valore, infatti, resta sempre una priorità per chi voglia ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca, in qualsiasi industria ci si trovi.

Nonostante tutto, il link building così come lo si conosceva una volta, sembra sopravvivere. I link seo infatti, o guadagnati o “creati”, sono comunque dei link. E tali link, portano sicuramente valore al proprio sito.

Come spiega anche Matt Cutts di Google nel video in basso, i link e la link popularity sono fattori importanti per il posizionamento, e quindi una priorità per qualsiasi sito web, e per qualsiasi industria, quando si parla di ottimizzazione e posizionamento per i motori di ricerca. I link permettono infatti di capire quanto un sito sia conosciuto, affidabile e quindi di valore per poterlo posizionare in una classifica di risultati pertinenti.

In questa domanda posta a Matt Cutts del Web Spam Team di Google viene chiesto se c’è un modo per effettuare delle ricerche in Google Search senza tenere in considerazione gli inbound link che un sito ha come fattore influente per il posizionamento. Cutts risponde che, anche se per il pubblico non è presente un tale strumento, Google ha comunque, internamente, effettuato delle prove, eliminando gli algoritmi e i fattori che prendono in considerazione i link ad un sito (quantità, qualità etc.) ed effettuando delle ricerche senza considerare il fattore relativo agli inbound link. Come Cutts afferma, i risultati mostrati dal motore di ricerca sono stati troppo di bassa qualità, tanto che, spiega, non è possibile e per ora non lo sarà eliminare il check up dei backlinks ad un sito per determinarne qualità e quindi posizionamento.

Quindi, come si può facilmente capire, avere backlinks al proprio sito resta, per chi vuole ottimizzare il proprio sito web lato seo, una priorità che non può essere esclusa.

Ovviamente tali links non devono essere del tutto artificiali, perché questo potrebbe portare e causare delle penalizzazioni al sito, che verrebbe dunque declassato dai diversi algoritmi o dai team dedicati allo spam.

In quest’articolo si vuole quindi focalizzare l’attenzione su come fare link building, attraverso alcune strategie che sembrano essere “sopravvissute” alle incessanti novità ed agli incessanti cambiamenti di casa Google e, a seguire, di tutti gli altri motori di ricerca (quali Bing, Yahoo, ma anche stranieri quali Yandex per la Russia ed altri).

Come già detto, resta il fatto che un link non deve essere spam, deve essere in tutto e per tutto un link naturale, ovvero non artificiale. Quindi la link building seo, se non si vuole incorrere in penalizzazioni, deve essere la più naturale possibile, o meglio:

“l’obiettivo non è far apparire i propri link naturali, l’obiettivo è che i tuoi link siano naturali“.

come fare link building

Ma vediamo innanzitutto il significato di naturale. Dal dizionario:

– Non artificiale, non alterato, genuino.

– Spontaneo, non studiato.

– Non prodotto artificialmente.

Ottenere inbound link naturali, quindi, vuol dire letteralmente non produrre questi link in maniera artificiosa attraverso tecniche spam, ma ottenerli in maniera naturale e quindi genuina, ad esempio attraverso le ricondivisioni social e i link di utenti con una presenza web non soltanto sui social network.

Come fare link building? Alcune tecniche seo

Ecco dunque alcune altre tra le tecniche seo su come fare Link Building che possono permettere al proprietario di un sito web di ottenere link naturali al proprio sito.

tecniche seo link building

Inviare Link a Siti ed Autori

“Linkare” (o inviare link) ad altri siti o ad autori di contenuti sul web è una tecnica molto efficace per ottenere dei link in cambio. Prendendo per scontato il fatto che si stanno producendo dei buoni e validi contenuti per la propria nicchia di mercato, tali contenuti possono essere utilizzati per guadagnarsi il favore di altri utenti del web. Mandare un link ad un altro utente, post o sito rilevante rispetto ai propri contenuti, infatti, ed avvisare l’autore del link che gli è stato inviato, è un ottima maniera per farsi conoscere e per ottenere qualcosa in cambio da tale autore.

Di solito, c’è sempre qualcosa da guadagnare nel linkare ad altri autori.

Tuttavia, se si è in un’industria super competitiva, a volte potrebbe non essere opportuno inviare link, in quanto i competitors ai quali sono inviati potrebbero non essere interessati a ritornare il favore in futuro.

Rilasciare una Testimonianza di un prodotto

Rilasciare testimonianze su prodotti o servizi acquistati di recente è un’altra ottima strategia seo utile ad ottenere dei link in cambio.

A meno prodotti e servizi non siano stati acquistati da attività troppo grandi e molto conosciute, le quali non hanno alcun interesse a ricevere una tua testimonianza, c’è una buona possibilità di ricevere un link in cambio.

Esistono siti web e pagine delle testimonianze con alta qualità ed un grosso valore per i link ricevuti in ritorno. Testimoniare per questi siti non è altro che un ottima maniera per ricevere dei link senza troppo sforzo.

Attrarre Link seo Naturalmente

Pur non essendo una vera e propria tecnica seo, quello del link earning ovvero del guadagnarsi ed attrarre link al proprio sito in maniera spontanea è un discorso del quale, in questo 2016-2017, ormai si parla sempre di più. Ed a ragione. La link earning e la link building 2016, 2017 e per molto altro tempo, probabilmente sarà la strategia migliore per attrarre link al proprio sito senza essere penalizzati.

Ottenere link in maniera il più naturale possibile, ovvero realizzando contenuti altamente interessanti e condivisibili da attrarre link naturalmente, è la tecnica di “link building” (o in questo caso “link earning”) migliore da utilizzare se si vogliono attrarre link al proprio sito, ed ai propri contenuti.

seo link building

Se si creano dei contenuti che possano attrarre link naturalmente, grazie alle condivisioni ed all’interesse dei propri utenti, non soltanto permette di risparmiare tempo piuttosto che acquisire questi link in maniera più artificiale, ma riesce ad aumentare anche l’engagement al proprio sito, a patto che sia interessante e coinvolgente la lettura dell’articolo o del contenuto in generale. Ed è qui che la strategia di Link Building e quella di Content Marketing si uniscono in una più grande visione d’insieme, che punta alla qualità per ottenere risultati.

Un consiglio può essere quello di creare sempre contenuti abbastanza lunghi, pieni di valore e di dati ed informazioni. Questo perché la gente è molto più interessata a condividere contenuti ricchi di dettagli, quindi investire in contenuti lunghi di solito spesso ripaga nel lungo periodo.

Recensire qualcosa di nuovo per ottenere link

Un altra utile tecnica seo per fare link building è attraverso recensioni di nuovi prodotti o servizi. Se c’è qualcosa di nuovo sul mercato, e si è tra i primi a provare e recensire quel prodotto, a scrivere su un particolare argomento non appena questo appare, spesso, se la propria recensione o articolo è interessante e coinvolgente abbastanza, riesce ad ottenere molte attenzioni. E le attenzioni si convertono in link, non soltanto dagli utenti e lettori, ma, a volte, anche direttamente dai produttori dell’articolo / prodotto / servizio recensito.

Preparare Webinars

Spendere un paio di ore al mese facendo un webinar è un’ottima opportunità per attrarre link al proprio sito nel lungo periodo. Per farlo è importante creare una pagina sul proprio sito web dedicata esclusivamente ai webinar, e ogni volta che verranno creati di nuovi, i link arriveranno per ogni nuovo singolo webinar.

Grazie ai webinars infatti è facile ricevere link, ed è un ottima tecnica per coinvolgere e spingere gli utenti alla ricondivisione. Infatti molti degli utenti invitati posteranno il link all’evento, cosa che faranno molti altri, permettendo al webinar di diventare una catena di link che possono portare un alto ritorno in termini di qualità e link building.

Realizzare Applicazioni e Strumenti per i Webmaster

Se si è o si ha a disposizione un programmatore, un ottima tecnica seo per ricevere link al proprio sito è quella di realizzare applicazioni o degli strumenti che possono essere utili ai webmaster per inserirli nel loro sito (ad esempio plugin, un convertitore di valuta, piuttosto che altri strumenti ed applicazioni interessanti). In questo modo si può inserire direttamente il link, con l’anchor text preferito, all’interno del programma stesso, in modo che quando un webmaster va a copiare il codice per inserire il programma, in automatico manderà link al sito web di chi ha creato l’applicazione, o comunque al link che si è deciso di unire all’applicazione. L’importante in questo caso è di rendere l’applicazione realizzata condivisibile attraverso l’embedding (ovvero incorporamento) del codice di programmazione su altri siti.

Chiedere il parere (e un link) agli esperti

Ricevere risposte dagli esperti del settore o dell’industria in cui ci si trova è un’altra utilissima tattica seo che permette molto probabilmente di ricevere link di qualità al proprio sito web rapidamente. Se si è scritto un bell’articolo, o si sono realizzati dei contenuti di grande valore, e si sono coinvolti i giusti influencers (ovvero gli esperti e le persone più seguite nel proprio settore, come ad esempio i consulenti seo se si è in quell’ambito) si può generare un numero esponeziale di link al proprio sito.

Far parlare persone influenti, infatti, e chiedere la loro opinione su quelle che sono le tendenze e i dubbi inerenti la propria industria, è un ottima tecnica per generare non soltanto un’ampia audience, ma anche utenti che linkano a quei contenuti sui quali gli esperti hanno dato la loro opinione. Saranno infatti molti coloro i quali si interesseranno all’argomento, e altrettanti gli utenti del proprio pubblico che avranno anch’essi un loro spazio sul web, e che quindi linkeranno ben volentieri ai propri contenuti se fonti autorevoli del settore sono state coinvolte nella realizzazione dei contenuti.

Un esempio tra tanti quello di MOZ in relazione ai fattori di posizionamento seo, nei quali si chiese il parere di 130 esperti di seo e Web Marketing, rendendo l’articolo un grosso successo, principalmente perché sono stati gli esperti stessi a fare la promozione.

Conclusioni: attuare una buona link building strategy

Riuscire ad avere link sul proprio sito web risulta ancora essere una strategia vincente per la propria seo. Queste sono soltanto alcune tra le tecniche seo che possono essere utilizzate per generare link building al proprio sito web. Per ricevere nuovi consigli su come fare seo e migliorare il posizionamento, iscriviti alla newsletter di questo blog lasciando la tua email dal modulo al lato. Alla prossima!

Come diceva Henry Ford, ””le anatre depongono le uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual’e’ la conseguenza? Che tutto il mondo mangia uova di gallina”. Questo per far capire che una volta creati buoni contenuti sul proprio sito, se questi non vengono comunicati nella maniera giusta, nessuno saprà della loro esistenza. Dunque è importante utilizzare ad esempio i social network, directories di articoli, feed RSS o altri mezzi utili per diffondere i vostri contenuti sul web.

Queste sono soltanto alcune tra le principali tecniche White Hat seo, ovvero di quelle più gradite a Google. Presto verranno trattate altre, più complesse e probabilmente più redditizie, sempre su questo blog. Intanto, buon link building a tutti, e se ritenete le informazioni utili, grazie per uno share 🙂

45 Comments

    1. Ciao Giorgio,
      Grazie per il commento. Son contento che le info possano esserti utili per posizionarti sui motori di ricerca. Ricorda che la link building non è tutto senza buoni contenuti, ma che sicuramente è una parte importante nella SEO!

  1. Ma come si fa a parlare di ottimizzazione on page e poi avere testo grigio su sfondo grigio?
    mah… ed io che pure vi leggo (a fatica perchè non si legge nulla)

  2. Salve a tutti,
    bellissimo articolo! Sono sempre in cerca di guide SEO e questa è ottima.
    Per chi è interessato a questo genere di notizie segnalo anche questa guida: Nuovi Metodi Seo a confronto con la vecchia scuola | Infografica

  3. Grazie! Articolo molto interessante, e anche se un po datato, ancora attuale! L’ho letto molto volentieri 😊

  4. Non è vero che inserire il proprio sito nelle Directory arricchisce il vostro pagerank, anzi! Google è da anni che penalizza i siti elencati nelle directory inutili e senza scopo / utilità.

    1. ciao Alberto, l’articolo ha qualche anno 🙂 tuttavia, per alcuni settori e soprattutto per business locali, l’iscrizione alle directory può ancora servire a qualcosa. e comunque se il link è dofollow il pagerank viene passato in ogni caso.

  5. Il problema più grosso però è che le attività di links building citate portano links verso il brand che è ben diverso da portare links su specifiche anchor ….

    1. Ciao Ivan, sono importanti entrambi 🙂 ci sono anche tante altre tipologie di link building, qui sono state viste alcune tra le principali strategie e tecniche per fare link earning soprattutto, che è quella che porta valore al sito attraverso azioni concrete di costruzione di reputazione ed affidabilità, aumentando il trust che google e il motore di ricerca ha verso il sito web. grazie a queste tecniche di link building (o link earning) si possono scalare le classifiche sui motori di ricerca grazie ad azioni SEO mirate. Altro è utilizzare i contenuti per salire di rankings, i link sono sicuramente molto importanti e possono portare nel giro di poco tempo ad una visibilità elevata per diverse keywords.

  6. Ciao, se posso, vorrei dire la mia sul discorso directory. Da un po di tempo si é diffusa la convinzione che Google abbia penalizzato ( o perlomeno declassato ) le web directory in generale ma non é assolutamente così. Google ha senz’altro fatto pulizia delle directory spazzatura ( ed erano tante ) ma le altre, quelle che lavoravano seriamente, sono esattamente dove erano prima e continuano ad avere la loro sporca utilità nella link building, soprattutto per i siti in fase di startup. Mi permetto anche di segnalarne una, la web directory Uhelà. Passa pr ( link dofollow ), non chiede backlink e soprattutto prepara le descrizioni per proprio conto. I link sono link, gente. E se provengono da siti “seri” hanno ancora il valore di prima. Ciao e grazie per l’articolo.

  7. Oggi è molto difficile posizionarsi su google, i tempi sono più lunghi, ma si avranno comunque benefici, bisogna scrivere scrivere contenuti che risolvano i problemi della gente.

  8. Ciao Eugenio e grazie per questo articolo molto interessante e completo. Sono arrivata a te facendo proprio una ricerca mirata sulla tecnica della “link building” per capire meglio il significato e come si costruisce. Con questo tuo articolo ho sicuramente le idee piu’ chiare, grazie. Ed ho visto che ci sono tanti altri articoli di mio interesse. Ci verro’ spesso. Sto costruendo un mio sito/blog e faccio tesoro di tutto quanto ritengo utile per me e per i miei futuri lettori (spero tanti) :-)). Grazie e buon proseguimento.
    M. Teresa

    1. grazie Maria Teresa, spero che questo articolo ti possa aiutare sulla link building, e che tu possa trovare altri articoli interessanti che possano aiutarti con il tuo blog.

  9. I link del mio blog sono di colore nero. Il tag body non è presente nel testo degli articoli. Ho provato ad inserire il colore blu dalla casella A ma non è stato memorizzato. Come posso risolvere il problema?

  10. Articolo molto interessante e ben strutturato per aiutare la crescita dopo la realizzazione del tuo sito web. Complimenti!

  11. si il concetto è molto chiaro, un ancor sarebbe l’aggiunta del link ad un testo pertinente alla pagina di destinazione, es se voglio linkare un sito di pippo l’ancor test sarà “pippo” e sotto ancoreremo il sito
    Spero di aver compreso bene

  12. Complimenti Eugenio, bellissimo articolo. Domanda: quando ci si accorda con un sito per un inserire un link in un loro articolo si tende a redarre una bozza di contratto o una qualche forma di scrittura privata? In modo da tutelarsi per far sì che l’editore non rimuova il link successivamente? Grazie e ancora complimenti

    1. ciao Gino grazie per il commento. Si, volendo puoi anche fare una scrittura privata, ma se il link è utile per gli utenti, e restituisce 200 OK, allora perché mai rimuoverlo? credo che faccia piacere anche all’ospitante dell’articolo / link a mantenerlo, a patto che sia una risorsa utile per l’utente che ci clicca.

  13. Ciao Eugenio, intanto bravo. Bell’articolo e molto interessante.
    Volevo però approfondire questo: “Inviare Link a Siti ed Autori”. Sinceramente non ho capito molto il senso con una strategia SEO ma sembrerebbe una strategia commerciale a tutti gli effetti. Ma magari ho capito male io.
    Per il resto l’articolo è davvero ben fatto e complimenti.

    1. ciao! grazie! nel senso che puoi mandare i tuoi link ad altri blogger, nel caso in cui il tuo contenuto sia di gradimento, per menzionarlo (e linkarlo) sul loro sito e per il loro pubblico

  14. Quando si fa baklink all’interno dell’articolo che linka il sito è necessario citare il nome dell’azienda per cui si sta effettuando la link building?

  15. Però ragazzi migliorerei un po’ la formattazione dell’articolo. Alcune tecniche di link building non si capiscono bene, magari fornirei degli esempi di come sono state applicate

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *