Nel precedente articolo, ”10 step per il posizionamento di un sito web in Google”, ho trattato le tecniche base (per lo più riguardanti la parte “meccanica” del sito) per il search engine optimization, utile per ottenere un posizionamento dei siti web alto nel ranking dei motori di ricerca, concentrandomi su esempi per l’ottimizzazione in google e con il CMS (content management system) di Wordpres.
Con quest’articolo vorrei invece iniziare ad analizzare più dettagliatamente le 3 strategie fondamentali, e generali, utilizzate da chi offre servizi seo per posizionare sul web: keyword Targeting, Content marketing, Link Building. Seguendo queste strategie, in ordine, è possibile conoscere meglio il mercato di riferimento, individuare i possibili customers, e creare meglio una strategia che vada a soddisfare gli obiettivi preposti, ed a raggiungere il target prescelto. In quest’articolo mi concentrerò sul Keyword Targeting, la prima e fondamentale strategia per un buon seo, valida per chiunque abbia realizzato un sito web e voglia ottimizzarlo.
Ricerca Keyword: come trovare target e parole chiave corrette
“Keyword research is one of the most important, valuable, and high return activities in the search marketing field. Ranking for the ”right” keywords can make or break your website” – moz.com
Secondo SeoMoz, “Senza parole chiave, non si ha niente nel seo. Si possono considerare le parole chiave come il veicolo della campagna e degli inbound link, il loro carburante. Gran parte del successo e dei risultati saranno guidati da ciascuna delle frasi scelte.”
Ma non soltanto la ricerca keyword è importante. Oggi giorno, nella seo per il 2015, è molto importante la ricerca di parole chiave correlate, o related keywords. Non ci sono molti strumenti online che permettono di trovare parole chiave correlate. L’unico strumento che ad oggi sembra presente sul mercato, che permette di fare una ricerca di keyword correlate al topic o nicchia di mercato, è Keys4Up, un nuovo tool related keywords research.
La scelta di frasi adatte al determinato tipo di mercato, la loro analisi per capirne competitività e costi, il loro rendimento, i trend di ricerca, l’analisi dei possibili risultati, sono dunque tutti fattori da tenere in considerazione per un buon posizionamento.
E’ innanzitutto indicato focalizzare il target di riferimento, e fare un brainstorming di parole chiave apparentemente utili per indicizzare il sito. Nella slide in basso, seoMoz illustra il processo di analisi del target, spiegando come per analizzare il target delle nostre parole chiave, dobbiamo porci alcune domande: 1. Con chi ho a che fare? Età, Sesso, Stili di vita, dove reperisce l’informazione, etc. 2. Qual’è l’argomento del discorso? Quali azioni coinvolgono il mio target, etc. 3. Qual’è lo scopo della ricerca per il mio target? Informazione, Acquisto etc.
Una volta analizzato il target, ed individuate alcune query di ricerca che possano rispecchiarne il comportamento, vi sono diversi strumenti online che aiutano nell’analisi delle parole chiave e dei siti competitors, tutti molto efficienti e tutti con pregi e difetti. In quest’articolo analizzerò alcuni tra i più comuni, ovvero gli strumenti di Google, e SEMrush, ottimo programma online per l’analisi della concorrenza, elencando insieme ai programmi, i vari passi da seguire per la scelta di parole chiave vantaggiose per il posizionamento siti web sui motori di ricerca.
1. Conoscere la propria parola chiave obiettivo
Prima di iniziare la ricerca di parole chiave per una pagina specifica, bisogna avere chiara in mente la parola chiave o l’ oggetto principale di questa pagina. Per fare ciò è sufficiente chiedersi cosa offre la pagina per la quale si vogliono scrivere dei contenuti.
Se ad esempio nella pagina per la quale ho bisogno di scrivere dei contenuti si vende un vasetto di olive verdi schiacciate con peperoncino, capisco che l’oggetto principale della pagina sono proprio le “olive verdi”.
Nel caso in cui la parola chiave scelta sia troppo generica (esempio “olive”) è utile restringere il campo di ricerca (ad esempio scegliendo “vasetto di olive verdi” – questi termini possono essere trovati anche con suggerimenti da Google). Al contrario, se la parola chiave è troppo specifica (esempio “vasetto di olive verdi schiacciate con peperoncino”, per la quale risulterebbe difficile trovare suggerimenti) si può provare ad allargare il campo di ricerca (esempio “olive verdi”).
Per trovare i volumi e le tendenze di ricerca possiamo utilizzare uno di questi strumenti.
a) Google Webmasters Tool
Google Webmasters Tool (che permette di verificare la proprietà del proprio sito ed analizzarne il rendimento interno) offre un’ottimo strumento di analisi dei termini di ricerca che portano (o potrebbero portare, per siti web non ancora indicizzati) traffico al nostro sito, ovvero quante impressioni ed eventualmente quanti click (conversioni) hanno portato i termini cercati dagli utenti. Entrati in Webmasters Tool, nel menu di sinistra, in “Traffico / Query di ricerca” è possibile accedere all’area delle statistiche e risultati che le frasi chiave hanno portato al sito. Questo è uno strumento che va usato nel tempo, per vedere il rendimento di una campagna keywords avviata, e correggere se necessario. Tuttavia, prima di iniziare la campagna, può essere utile darvi uno sguardo, per capire suggerimenti su termini di ricerca che potrebbero essere utilizzati per iniziare a posizionare un sito web per quei termini specifici.
b) Google Ads
Google Ads è tra i più utilizzati tool per lo studio delle keywords utili per il posizionamento dei siti web, disponibile gratuitamente creando un account. Ads permette la pianificazione delle pubblicità in Google, e contiene una sezione specifica, in “Strumenti e Analisi / Strumento per le parole chiave“, per analizzare diversi fattori relativi ad uno o più termini di ricerca. Una volta entrati basta inserire nella sezione “Parola o Frase” alcune parole e frasi chiave, una per riga, che si devono scegliere in precedenza come parole target per l’utente medio che visita il sito (chiedendosi ad esempio cosa andrà a cercare un utente per voler arrivare al nostro prodotto/servizio). Selezionando poi, dal menu di sinistra “Tipo di corrispondenza esatto” e volendo anche “Frase”, e scegliendo i criteri di ricerca (ad es. località, lingua, dispositivi etc.) si ottiene un’analisi dettagliata di tali frasi.
I dati che più interessano sono le ricerche mensili globali e locali (il numero rappresenta un indice, e non è da considerarsi come numero effettivo di utenti), la competizione per tale parola o frase (importante, per un sito non ancora indicizzato, che la concorrenza sia media o bassa) e le tendenze di ricerca globali (per analizzare il trend o modo in cui la ricerca si evolve nel tempo). Dalla sezione “Colonne” si possono comunque scegliere i criteri di ricerca che si preferiscono. In basso alle frasi scelte vi sono inoltre consigli da Google su termini di ricerca simili. E’ importante considerarli nella propria analisi SEO, prima di selezionare ed esportare tutte le parole e frasi chiave che possono portare al maggior traffico con il minore sforzo. Una volta selezionati i termini preferiti, in “Scarica” è possibile facilmente scaricare in file excel i dati raccolti.
c) SEMrush
SEMrush permette di analizzare sia le query di ricerca che i siti dei propri competitors. A seconda di quello che si conosce già, o di quello che si vuole sapere, si può inserire per l’analisi sia il termine di ricerca che il sito web (competitor o proprio). Nel primo caso, il risultato mostrerà dati simili a quelli di Google (Ads etc.), con in più la possibilità di analizzare i competitors esistenti per quella parola chiave. Inserito un sito competitor per l’analisi, il programma ci permette di scoprire il traffico di quel sito, quali sono le sue principali parole chiave, e quanto traffico mensile portano. Vi sono tanti altri ottimi dati e strumenti all’interno di seorush, alcuni gratuiti e altri a pagamento, ma le statistiche finora affrontate, sono molto utili per analizzare la concorrenza prima di implementare la propria strategia keywords.
2. Usare i suggerimenti da Google per ampliare l’ambito semantico
Trovare le parole chiave specifiche per la pagina che si vuole ottimizzare può sembrare un lavoro complesso, ma in realtà non è poi così difficile.
Spesso quando si fa un preventivo seo per stabilire i costi dedicati al progetto di ottimizzazione, una delle parti più importanti del preventivo è la ricerca delle parole chiave.
In un articolo sull’analisi keywords ho analizzato aspetti legati alla ricerca delle parole chiave correlate attraverso Google. Ecco, una volta quindi che individui la tua parola chiave obiettivo, puoi utilizzare questi tools e strumenti per ampliare l’ambito semantico del tuo contenuto aggiungendo nuovi concetti correlati al principale.
a) Ricerca in Google
Digitando in www.google.it la parola chiave che abbiamo scelto, Google ci mostra una serie di risultati pertinenti con la ricerca effettuata.
Possiamo ricavare suggerimenti per le parole chiave da molti elementi della pagina:
– I nomi delle immagini
– I titoli dei risultati (come conservare le olive nere, olive nere al forno, le calorie delle olive nere, etc.)
– Le descrizioni dei risultati (come si distingue il processo di maturazione delle olive?)
– Le news relative all’argomento cercato (è possibile trovare le ultime notizie sull’argomento anche da www.google.it/news, oppure da “Notizie” sulla barra in basso all box di ricerca Google).
– Le ricerche correlate, che si trovano in fondo alla pagina dei risultati di ricerca, dove Google mostra le ricerche molto simili o comunque strettamente correlate al termine cercato (olive nere in salamoia, olive verdi).
Con questi suggerimenti e nuovi argomenti è possibile arricchire i contenuti della pagina che vende “olive nere”, inserendo informazioni utili per l’utente (es. “quante calorie hanno?”)
b) Suggerimenti da Google
Digitando un termine nel box della ricerca, Google mostra alcuni termini di ricerca che potrebbero essere pertinenti o strettamente correlati alla parola chiave cercata.
Questi sono ottimi suggerimenti per iniziare la ricerca. Sul mio pc, per olive nere, il primo suggerimento è proprio “olive nere calorie”, e mi fa capire che probabilmente è un informazione che l’utente vuole avere.
Da questi termini, come da quelli trovati con la ricerca in Google (punto 1) si può spaziare continuando le ricerche fino a quando è necessario, utilizzando lo stesso metodo con le diverse parole chiave suggerite.
Se ad esempio cerco “olive verdi” e mi appare come suggerimento “olive verdi in salamoia”, potrei ampliare la ricerca con risultati ed informazioni relative a questo nuovo termine.
c) Google Trends
Google Trends è un ottimo strumento che permette di fare una comparazione delle parole chiave scelte, per vederne l’andamento della ricerca nel tempo. L’utilizzo è semplice: entrati in Google Trends con il proprio account Google, si inserisce uno o più termini di ricerca, separati da virgole. Il risultato sarà un grafico, con le tendenze di ricerca per quel termine dal passato fino ad oggi, ed è utile tenerlo in conto per vedere quali termini possono essere maggiormente proficui. La ricerca si può personalizzare, scegliendo dove limitarla in Google (youtube, immagini, news etc.), geograficamente, nel tempo, e nella categoria. Vi è inoltre la sezione “termini correlati” che permette di analizzare i termini simili a quelli presi in considerazione.
Questo strumento offre statistiche dettagliate sulle ricerche effettuate dagli utenti per le parole chiave che cerchiamo. Inserendo uno o più termini di ricerca, Google Trends offre statistiche dettagliate su:
- Interesse nel tempo per i termini cercati (possono anche essere messi a confronto più termini, come nello screenshot al lato nel quale si comparano “olive nere” con “olive verdi” e “olive in salamoia”). Il grafico in basso mostra l’interesse di ognuna nel tempo
- Interesse regionale per quei termini (in quali paesi si cercano)
- Ricerche correlate ai termini cercati.
Caratteristica e utile è la possibilità di vedere l’interesse che ciascun termine correlato ha nel tempo, e quindi di scoprire quali sono i termini più cercati e quali quelli che sono “in crescita”, ovvero iniziano ad essere cercati dagli utenti con più frequenza.
Per avere questi dati è sufficiente cliccare su “più cercati” o “in crescita” dall’ultima tabella a destra.
Queste informazioni, insieme con quelle trovate nei punti (1) e (2), ci permettono di capire meglio gli utenti che cercano un determinato prodotto o servizio.
In questo modo possiamo ottimizzare i nostri contenuti per dare agli utenti le informazioni che cercano (anche se in maniera latente) e che possono aiutarli nella scelta e acquisto. Ad esempio, le calorie delle olive nere, oppure la ricetta della pasta alle olive nere, potrebbero essere informazioni che l’utente cerca, anche se non esplicitamente, a supporto dell’acquisto.
Nonostante la loro apparente semplicità, gli strumenti illustrati fino ad ora sono funzionali e ideali non solo per trovare suggerimenti per parole chiave, ma anche per capire meglio cosa cercano gli utenti, e i loro interessi, e quindi dare l’informazione giusta nel posto giusto.
Per concludere, il concetto che c’è dietro questi metodi è capire bene l’argomento (o gli argomenti) che ruotano attorno alla parola chiave principale, per trovare i termini che meglio la descrivono ed arricchiscono di significato, limitando inoltre le ambiguità linguistiche che il solo termine principale potrebbe creare.
Nota finale: Negli esempi in basso si mostrano termini chiave correlati che evitano ambiguità linguistiche.
Esempi di ambiguità per “Bagno Rilassante” | Chiavi di disambiguazione semantica |
Bagno doccia rilassante | Bagno rilassante e lenitivo |
Bagno schiuma rilassante | Bagno rilassante per pelli sensibili |
Bagno al mare rilassante | Bagno e nuotata rilassante |
Bagno in vasca rilassante |
Bagno rilassante con sali e idromassaggio
|
Stanza da bagno rilassante |
Bagno arredato con mattonelle a mosaico
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Bagno turco rilassante | Bagno e sauna rilassante |
d) Keys4up
Permette di effettuare la ricerca di parole chiave correlate per i topic e le nicche di mercato di riferimento. Il tool Keys4Up permette di fare related keywords research in maniera semplice e veloce.
Su Keys4Up basta effettuare una ricerca, ad esempio “ricerca keywords” e il tool offrirà dopo pochi secondi una lista di parole chiave che sono strettamente correlate alla ricerca effettuata. Il tool offre la possibilità di selezionare le parole chiave che ci interessano o ci sembrano correlate alla query effettuata, di effettuare nuove ricerche per migliorare i nostri risultati, e quindi di esportare tutto in CSV.
Un altra fantastica funzionalità di Keys4Up è il numero indice “4Up”, ovvero un numero che indica quante volte ogni singola keyword dovrebbe essere ripetuta all’interno del testo.
e) Wordstream
Wordstream è un ottimo strumento gratuito per chi vuole scoprire parole chiave mirate per nicchie specifiche. È super utile se stai cercando ispirazione per contenuti o campagne pubblicitarie, e ti dà anche suggerimenti sulle “keywords negative”, cioè quelle parole che potresti voler escludere per affinare le tue ricerche o annunci.
f) Ubersuggest
Ubersuggest, invece, è un’arma segreta per chi vuole approfondire le strategie di SEO. Ti permette di ottenere consigli su parole chiave in base alla lingua e all’area geografica, dandoti una panoramica chiara di volumi di ricerca, livello di competizione e persino idee per contenuti che possono posizionarti meglio sul web.
3. Conclusioni sulla ricerca keyword
I punti visti sopra permettono di capire: quali query di ricerca portano o possono portare al mio sito, che ROI hanno le parole chiave che vorrei portassero al mio sito (quanto traffico, quanta competizione), quali sono i trend della ricerca per i miei termini chiave, chi sono i miei competitors, e che traffico generano le ricerche sui miei competitors.
Questi punti si possono ripetere più volte, aggiungendo e togliendo parole chiave, a seconda dei risultati ottenuti e degli obiettivi attesi. Inoltre, è sempre importante ricordare che, insieme con le statistiche, è fondamentale un analisi approfondita di come appaiono i risultati nel motore di ricerca (semplicemente ricercando i termini nei motori di ricerca), e un’analisi seo interna al sito, per vedere concretamente quanto la competizione sia alta, come è strutturato il sito, dove sono le parole chiave, se le parole chiave passano anche link juice, e qual è la strategia SEO adottata da ognuno dei nostri competitors. Per questo tipo di analisi si possono trovare ottimi strumenti gratuitamente online.
Esistono molti altri strumenti utili per le parole chiave, e per avviare un buon posizionamento, ognuno con delle peculiarità, ma tutti con caratteristiche simili tra loro. Più tempo e pazienza ci si mette nel ricercare dei buoni termini di ricerca con i quali ottimizzare (motori di ricerca) un sito web, maggiore sarà il rendimento di questi termini nelle ricerche globali, e maggiore sarà la possibilità che più utenti visitino il risultato ricercato, e che i vostri siti si posizionino più in alto nel ranking di google.
Una volta estratta la lista con le parole chiave più pertinenti al proprio target di riferimento, queste vanno implementate tra i contenuti del proprio sito web. Di questo parlerò nel prossimo articolo, ma potete intanto farvi un’idea di come dovrebbe essere una pagina ottimizzata per una keyword ”esempio” con l’ausilio dell’immagine in basso.
Seguitemi sui principali social networks o sul mio sito per conoscere i prossimi aggiornamenti ed articoli. Grazie per un commento o share.
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