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Google March 2025 Update: cosa sapere e come fare

Se lavori nel digitale, ormai lo sai: marzo non significa solo primavera, ma anche aggiornamenti importanti da parte di Google. Quest’anno, puntualmente, è arrivato il March 2025 Core Update, lanciato il 13 marzo e concluso ufficialmente il 27 marzo, dopo due settimane che hanno portato parecchia agitazione nelle SERP.

Che cos’è il March 2025 Core Update: penalizzazione Google a Marzo

Si tratta di un aggiornamento standard al sistema centrale di ranking di Google, che il motore di ricerca realizza periodicamente per rendere i risultati sempre più rilevanti, utili e di qualità per gli utenti. Ma attenzione: anche se Google lo definisce un update “standard”, gli effetti sul traffico possono essere tutt’altro che banali.

  • Rollout:

Dal 13 al 27 marzo 2025 (durata circa 14 giorni).

  • Tipologia:

Aggiornamento standard del sistema principale di ranking Google, volto a migliorare rilevanza e utilità dei risultati.

  • Obiettivi dell’update:

Ridurre drasticamente (circa il 45%) contenuti di bassa qualità, poco originali e creati esclusivamente per posizionarsi.

Combattere lo spam, incluse pratiche come:

  1. Scaled content abuse: generazione massiva di contenuti automatizzati o semi-automatizzati per manipolare le SERP.
  2. Site reputation abuse: contenuti di terze parti di scarso valore pubblicati su siti autorevoli per trarne vantaggi SEO.
  3. Expired domain abuse: domini scaduti riacquistati e ripubblicati con contenuti di scarsa qualità per sfruttare il ranking precedente.
  • Effetti rilevati:
  1. Forte volatilità iniziale in SERP, con variazioni visibili già prima dell’annuncio ufficiale.
  2. Alcuni settori hanno subito significativi impatti positivi o negativi.
  3. Impatti anche su Google Discover e Featured Snippet, con cali improvvisi di traffico.

Consigli ufficiali di Google per siti penalizzati:

  1. Non ci sono azioni specifiche e immediate per il recupero.
  2. Focus su contenuti autentici, originali e di qualità, orientati agli utenti.
  3. Miglioramenti reali spesso visibili solo con successivi aggiornamenti.

Gli obiettivi dichiarati da Google

Con questo aggiornamento Google mira a:

  • Ridurre drasticamente (circa del 45%) la presenza nei risultati di contenuti poco originali, superficiali o creati esclusivamente per posizionarsi nelle SERP.
  • Combattere pratiche scorrette come:
    • Scaled content abuse, ovvero contenuti automatizzati o semi-automatizzati prodotti in massa per manipolare i risultati di ricerca.
    • Site reputation abuse, contenuti di terze parti pubblicati su siti autorevoli solo per trarre vantaggi SEO indebiti.
    • Expired domain abuse, ovvero domini scaduti acquistati per pubblicare contenuti di scarso valore sfruttando il ranking precedente.

Effetti concreti riscontrati

I primi giorni del rollout hanno visto una forte volatilità nelle SERP, con siti che hanno sperimentato grandi oscillazioni nel posizionamento, sia positive che negative. Alcuni settori sono stati colpiti più duramente di altri, e si sono registrati impatti significativi anche al di fuori delle normali pagine dei risultati organici, ad esempio su Google Discover e Featured Snippet, con molti publisher che hanno lamentato improvvisi cali di traffico.

Da notare che alcune variazioni nella SERP erano già visibili nei giorni precedenti l’annuncio ufficiale, indicando che Google probabilmente aveva iniziato a testare il nuovo algoritmo prima del rollout pubblico.

Cosa fare se il tuo sito è stato penalizzato

Google, come sempre, non fornisce ricette immediate per recuperare visibilità dopo un core update. La parola d’ordine resta sempre la stessa: qualità. L’unico vero consiglio ufficiale del motore di ricerca è infatti quello di continuare a produrre contenuti autentici, originali e realmente utili agli utenti. Eventuali recuperi significativi, sottolinea Google, si vedranno soltanto con i successivi aggiornamenti.

La cosa migliore che puoi fare è analizzare bene i dati della tua Search Console e capire quali pagine hanno sofferto di più, migliorandole nel tempo, con calma e strategia, senza agire d’impulso con modifiche drastiche e frettolose.

Insomma, il March 2025 Core Update conferma che la SEO è sempre più focalizzata sul valore reale dei contenuti e sull’esperienza dell’utente. Non è il momento di scoraggiarsi, ma di adattarsi al cambiamento e sfruttarlo come un’opportunità.

Consigli post penalty: crea una strategia SEO per il 2025

Se vuoi recuperare il tuo traffico dopo questa penalizzazione, anche se google non dà consigli specifici, puoi sempre adottare queste misure di sicurezza.

Da keyword-centric a user-centric

Se il tuo sito ha subito un calo significativo dopo questo aggiornamento, è fondamentale iniziare a ripensare la tua strategia SEO guardando al futuro. Il 2025 vede infatti un cambio radicale di paradigma: l’intelligenza artificiale non è più una semplice novità, ma una realtà consolidata nelle SERP. Oggi non basta più “inseguire” singole keyword; è indispensabile comprendere a fondo il comportamento e i bisogni reali degli utenti.

La nuova frontiera dell’AI e delle ricerche social

Google sta integrando sempre più le AI Overviews nei risultati di ricerca, mentre modelli di linguaggio (LLM) come Perplexity, ChatGPT, Claude e Gemini stanno rapidamente conquistando spazio, offrendo risposte sintetiche e aggregate che gli utenti iniziano a preferire rispetto ai contenuti tradizionali.

Allo stesso tempo, piattaforme social come Reddit, TikTok e LinkedIn stanno influenzando sempre più la visibilità online, fornendo contenuti autentici, personali e meno istituzionali che gli utenti apprezzano e cercano attivamente.

Ripensare il posizionamento e rafforzare il brand

La tua nuova strategia SEO per il 2025 dovrà puntare con decisione su una presenza multicanale, ben oltre il semplice motore di ricerca tradizionale. Devi essere presente con contenuti autentici e coerenti ovunque gli utenti ti cerchino: nelle interazioni con gli LLM, sulle piattaforme social e nei percorsi sempre più articolati del customer journey.

Se vuoi sapere concretamente come mettere in pratica queste indicazioni e impostare una strategia SEO completa per affrontare al meglio i cambiamenti del 2025, non perderti il nostro prossimo articolo interamente dedicato alla strategia SEO 2025.

Eugenio Tommasi

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