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SEO on page: cos’è e come ottimizzare le tue pagine web

La SEO on page, o ottimizzazione on-page, è importante per migliorare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca. Infatti ottimizzare una singola pagina, permette ad essa di essere più visibile sul motore di ricerca, e quindi cliccata più spesso.

Innanzitutto: c’è differenza tra seo onsite e seo onpage (e off page)?

Non troppa, se non che la seo onpage è la seo specifica su una pagina del nostro sito. Mentre la seo on site, è la seo che si fa su tutte le pagine del sito. Possiamo dire che l’ottimizzazione on page di tutte le singole pagine, porta all’ottimizzazione on site. Anche se in realtà ci sono attività che si possono fare su tutto il sito e che impattano sull’ottimizzazione (come modifiche al footer, alla gerarchia delle pagine interne, etc).

Si tratta di un insieme di pratiche che si concentrano sull’ottimizzazione dei contenuti e della struttura tecnica delle pagine, al fine di renderle più comprensibili e appetibili sia per i motori di ricerca che per gli utenti. Questo a differenza della SEO off page (o off site), che invece consiste nel portare autorevolezza al sito tramite attività fuori dal sito stesso, come ad esempio ottenere link da siti autorevoli.

alberatura seo

Ma come fare esattamente SEO on page?

E quali azioni pratiche possiamo mettere in atto per ottimizzare al meglio le pagine del nostro sito?

In questo articolo esploreremo il concetto di SEO on-site e forniremo una guida passo passo su come intervenire direttamente sulle pagine per migliorarne le performance.

Vediamo quindi di seguito alcune delle azioni pratiche che puoi apportare su tutte le pagine del tuo sito web per migliorarne il posizionamento sul motore di ricerca.

1) Inizia dalla parola chiave obiettivo

Le parole chiave sono i termini che gli utenti digitano nei motori di ricerca per trovare informazioni. Includerle nel tuo contenuto aiuta Google a capire di cosa tratta la pagina, ma devono essere usate con attenzione.

La parola chiave “obiettivo” (proprio come dice la parola stessa) è l’obiettivo della nostra pagina sui motori di ricerca. Vogliamo quindi che con quella parola ci trovino tutti quanti, possibilmente nelle top3 posizioni su Google, anzi meglio ancora nella prima posizione.

Dunque durante la nostra analisi seo è importantissimo iniziare l’ottimizzazione on page dalla parola chiave. La pagina che voglio ottimizzare, per quale parola chiave voglio ottimizzarla?

Dopo essermi accertato che la mia pagina contiene la parola chiave per la quale voglio posizionarmi con quella pagina, allora dovrò verificare che questa parola chiave compaia nelle parti principali (per google) della pagina. Ovvero il titolo, i sottotitoli, e la meta descrizione. Vediamo di seguito i suggerimenti per la loro ottimizzazione.

  • Identifica le parole chiave principali: scegli una o due parole chiave principali per cui vuoi che la tua pagina si posizioni (es.: “SEO on-site”, “ottimizzazione on-page”).
  • Includile in punti strategici:
    • Nel titolo (tag H1) e nei sottotitoli (H2, H3).
    • Nel primo paragrafo e in modo naturale lungo il testo.
    • Nel tag title e nella meta description.
  • Evita il keyword stuffing: inserire troppe volte le parole chiave rende il contenuto innaturale e rischia penalizzazioni da parte di Google. Scrivi pensando agli utenti, non solo ai motori di ricerca.
  • Parole chiave correlate: usa sinonimi o termini correlati per arricchire il testo e coprire meglio il tema trattato. Ad esempio, per “SEO on-page”, potresti utilizzare “ottimizzazione delle pagine web” o “tecniche SEO interne”.

2) Ottimizzazione dei tag HTML principali

I tag HTML principali giocano un ruolo cruciale nell’ottimizzazione SEO on-site, poiché aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto delle pagine e attirano l’attenzione degli utenti nei risultati di ricerca, e grazie a questo permettono il posizionamento sito su Google. Vediamoli in ordine di importanza.

– Tag title: il titolo della pagina

Il tag title è uno degli elementi più importanti per la SEO. Rappresenta il titolo della pagina che appare nei risultati di ricerca e nella scheda del browser.

esempio meta title seo da codice sorgente pagina

Consigli pratici per ottimizzare i titoli delle tue pagine web:

Cerca di inserire parole chiave principali: posiziona la parola chiave principale all’inizio del titolo per dare priorità e migliorare la rilevanza. Un esempio di buon titolo ottimizzatto può essere.: “SEO on-page: guida completa per l’ottimizzazione dei contenuti”.

Cerca di mantenere il titolo nella lunghezza ottimale: mantieni il titolo entro 50-60 caratteri (compresi gli spazi) per evitare che venga troncato nei risultati di ricerca.

Inoltre crea titoli accattivanti: utilizza un linguaggio che susciti interesse o risponda a un’esigenza specifica dell’utente (es.: “come fare”, “guida definitiva”, “migliori pratiche”).

Ricordati infine di evitare ripetizioni inutili: non sovraccaricare il titolo con troppe parole chiave o termini ridondanti.

– Tag meta description: la descrizione della pagina

Il tag meta description è un breve riassunto del contenuto della pagina che appare sotto il titolo nei risultati di ricerca. Sebbene non influisca direttamente sul ranking, è essenziale per aumentare il click-through rate (CTR).

Consigli pratici per ottimizzare le tue meta descrizioni:

Mantieni una lunghezza ottimale: resta entro i 150-160 caratteri, compresi gli spazi, per evitare che la descrizione venga tagliata.

Utilizza parole chiave rilevanti: includi parole chiave principali e correlate in modo naturale per rendere la descrizione più pertinente alle query degli utenti.

Utilizza una scrittura persuasiva: usa un linguaggio coinvolgente e orientato ai benefici per convincere l’utente a cliccare. Ad esempio una buona meta description potrebbe essere: “Scopri come ottimizzare il tuo sito con questa guida SEO on-page. Suggerimenti pratici per migliorare ranking e traffico”.

Ricordati poi di inserire nella tua meta description (come anche nel titolo) una call-to-action (CTA), ovvero un invito a cliccare: ad esempio “Per gli italiani”, oppure “Ecco come fare”.

– Tag H1, H2, H3: struttura gerarchica dei titoli

I tag di intestazione (heading tags) servono a strutturare i contenuti della pagina in modo logico e leggibile, sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Consigli pratici per l’ottimizzazione dei titoli h1, h2, h3 etc:

H1, il titolo principale della pagina: Deve contenere la parola chiave principale in modo chiaro e diretto. Ogni pagina dovrebbe avere un solo H1, che rappresenti il tema centrale del contenuto.

E’ un po’ diverso dal , che è il titolo che si vede sulla linguetta del browser passandoci sopra con il mouse. Invece l’H1 è quello che si legge in grande come titolo all’interno della pagina. Possono essere identici, ma è buona pratica SEO distinguerli, ed averne uno più breve per le SERP (risultati) di Google, mentre uno più lungo per il lettore che atterra sull’articolo. (es.: “SEO on-site: cos’è e come fare l’ottimizzazione on-page”.)

H2, sottotitoli principali delle sezioni: utilizza gli H2 per organizzare le sezioni principali, inserendo parole chiave correlate per migliorare la comprensione tematica della pagina. (es. “Cosa si intende per SEO on-site”, “Come ottimizzare i contenuti delle pagine”.)

H3 e inferiori, le sottosezioni: gli H3 (e i livelli successivi, come H4, H5) servono per approfondire ulteriormente i sottotemi delle sezioni principali. Ad esempio,  all’interno di un H2 su “Ottimizzazione delle immagini”, potresti usare un H3 per “Come ridurre il peso delle immagini” o “Importanza del tag alt”.

3) Strutturare i contenuti all’interno di una pagina

seo che fa ottimizzazione tecnica on site sul suo pcTutti i seo specialist lo sanno bene: organizzare i contenuti di una pagina web in modo chiaro e logico è essenziale per soddisfare sia gli utenti che i motori di ricerca.

Una buona struttura non solo migliora l’esperienza di lettura, ma aiuta anche Google a capire di cosa tratta la pagina, aumentando le possibilità di un buon posizionamento. Ecco come fare:

Per essere efficace, il contenuto deve rispondere alle domande e alle necessità degli utenti.

Cosa significa in pratica?

Che dovrai scrivere per il pubblico: pensa a chi leggerà la pagina e cerca di risolvere un problema o fornire informazioni utili in modo semplice (ad esempio, se stai scrivendo su “SEO on-page”, assicurati di spiegare i concetti con esempi pratici e termini comprensibili)

Inoltre, cerca di andare subito dritto al punto, e rispondi quanto prima nel tuo testo alle possibili domande degli utenti: evita frasi troppo lunghe o giri di parole complicati. Il lettore deve capire subito il messaggio. Porta valore aggiunto con il tuo messaggio, offri contenuti originali o approfondimenti che non si trovano facilmente altrove.

Mentre una audit seo permette di vedere in profondità la struttura del sito web, e capire quindi se ci sono problemi di qualche tipo tecnico, anche se non sei un tecnico puoi comunque dare un’occhiata alla struttura delle tue macro aree, di quelle linkate nel menu, e di altre aree dove puoi intervenire per creare una struttura più gerarchica e ben organizzata di tutti i contenuti. Ad esempio puoi suddividere il testo il sottotitoli,

Crea paragrafi brevi e suddividi il testo in sottotitoli

Un testo ben suddiviso è più facile da leggere, sia per chi naviga sul web che per i motori di ricerca. Creare una struttura di sottotitoli permette all’utente di capire quanto prima di cosa parla la pagina, e se è ciò che gli interessa.

Utilizza quindi sottotitoli (H2, H3) per organizzare il contenuto in sezioni, ciascuna introdotta da un sottotitolo descrittivo.

4) Ottimizzazione delle immagini

Puoi ottimizzare le immagini per, ad esempio, ridurre il loro peso per migliorare i tempi di caricamento. Puoi inoltre utilizzare i tag alt e title descrittivi contenenti parole chiave pertinenti per spiegare di cosa parla l’immagine ad un motore di ricerca.

Puoi anche ottimizzare le immagini cercando quanto più di utilizzare formati moderni e ottimizzati come WebP, o altre tecniche avanzate per migliorare le performance quali:

  • Miglioramento della velocità di caricamento della pagina
  • Minificazione di CSS, JavaScript e HTML.
  • Uso della cache del browser.
  • Ottimizzazione del server e utilizzo di una CDN.

Per queste azioni, se hai un sito in wordpress, puoi utilizzare un plugin, basta cercare su Google “plugin per sistemi di caching wordpress”, per trovare uno che fa al caso tuo. Altrimenti puoi leggere questa guida sui plugin di caching per wordpress.

Checklist per la SEO tecnica on-page

seo todo checklist on site ottimizzazione on pageOvviamente non è facile approfondire tutta la seo tecnica in pochi paragrafi di un solo articolo di blog. Posso però consigliarti qui alcune delle regole generali che puoi prendere come checklist per l’ottimizzazione delle tue pagine per Google nel 2025. Se hai difficoltà o ti serve una mano, non esitare a chiedere una consulenza seo avanzata per il tuo sito web.

  • utilizza una struttura della URL breve, descrittiva e contenente la parola chiave principale.
  • Implementa i dati strutturati (schema markup) per migliorare il rich-snippet nei risultati di ricerca.
  • Assicurati che le pagine siano ottimizzate per i dispositivi mobili (responsive design).
  • Migliora l’esperienza utente (UX)
  • Utilizza una navigazione chiara e intuitiva con menu ben organizzati.
  • Inserisci link interni per facilitare la scoperta di altri contenuti correlati (e utilizza anchor text descrittive)
  • Rimuovi o riduci al minimo i pop-up intrusivi e ottimizzazione della leggibilità.
  • Riduci la profondità delle pagine per favorire l’indicizzazione.
  • Crea contenuti multimediali di valore (inserimento di video, infografiche e altri elementi interattivi per aumentare il coinvolgimento)
  • Ottimizzazione dei file multimediali per il caricamento rapido.
  • Monitoraggio e miglioramento continuo
  • Utilizzo di strumenti come Google Search Console e Google Analytics per identificare problemi tecnici o di contenuto.
  • Aggiornamento regolare dei contenuti obsoleti.
  • Ottimizzazione per l’intento di ricerca
  • Allineare il contenuto alle intenzioni degli utenti (informativa, commerciale, transazionale).
  • Analisi delle SERP per individuare le caratteristiche richieste dai motori di ricerca per specifiche query.
Eugenio Tommasi

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