Qualità dei Backlinks

Eugenio Tommasi

Il seo Specialist e la qualità dei backlinks

Avere link di qualità che rimandino al proprio sito web è appannaggio di qualsiasi attività con una presenza online, o di qualsiasi sito web che voglia posizionarsi sui motori di ricerca.

Ma come si fa a stabilire la qualità dei backlinks e dei siti che ce li stanno mandando? Un buon tool (per metà gratuito, per metà premium) di Moz ci permette di fare chiarezza su alcuni dei fattori importanti per determinarlo.

Il tool in questione è OpenSiteExplorer, ottimo strumento per l’analisi dei link in entrata ad un sito web, che ci permette di scoprire quali link sono autorevoli e quali no, basandosi su due metriche fondamentali: Domain Authority (DA) Page Authority (PA). Tali metriche ci permettono di stabilire se la pagina dalla quale arriva il link e l’intero dominio sono abbastanza autorevoli da garantire una buona qualità del link in entrata.

Ma non solo: per il seo Specialist, o chi si occupa della seo per un sito web, è importante innanzitutto stabilire se il link arriva da una fonte rilevante riguardo al topic di interesse dell’attività o del sito che vogliamo posizionare. Se ad esempio offro servizi seo, voglio che il link arrivi da siti di interesse e relativi al topic e campo semantico che è trattato.

In questo modo Google (e gli altri motori di ricerca) saranno sicuri che il link arriva da siti a tema, e quindi è in sintonia con il sito web che riceve tale link.

Questo è un altro fattore che interessa la qualità dei link in entrata. Ne esistono molti altri. Il brevetto di Google evidenzia la nuova invenzione che ebbe Google, ovvero quella di non considerare soltanto la quantità dei link in entrata (cosa che veniva fatta in passato dalla maggior parte dei motori di ricerca presenti sulla rete) ma anche la qualità di tali link.

Da qui la svolta nelle ricerche online, e di conseguenza nella seo, che ha dovuto adattarsi. Ciò ha permesso meno spam e risorse molto più utili per l’utente finale.

Nel caso in cui i link al proprio sito non fossero abbastanza autorevoli, e fossero addirittura in arrivo da risorse spam, è possibile incappare in penalizzazioni. In questo caso è possibile utilizzare uno strumento seo gratuito messo a disposizione da Google per dichiarare quali link si desidera rimuovere dal proprio sito web. Tale strumento è il disavow tool.

Tale strumento funziona in maniera non troppo complessa: si accede attraverso Google Webmaster Tools (piattaforma di Google che permette di compiere diverse azioni utili all’ottimizzazione e monitoraggio del proprio sito web) e si visita la sezione relativa appunto al disavow tool strumento che, come spiegato in alto, permette di rimuovere link qualitativamente scarsi dall’indice di Google dei link in ingresso al proprio sito.

Vediamo il funzionamento di tale strumento: E’ necessario innanzitutto creare a priori una lista dei link che vogliono essere screditati e fatti eliminare dall’indice dei link in entrata. Tale lista va compilata con cura, inserendo anche (se necessario) le motivazioni che hanno portato alla rimozione dei backlinks. E’ infatti utile prima richiedere ai webmaster la rimozione dei link dal loro sito, e soltanto qualora questo non fosse possibile, ricorrere al disavow tool di Google.

Una volta che la lista è pronta basta caricarla attraverso Webmaster Tools e aspettare (dai 6 mesi ad un anno, minimo!) che Google aggiorni i propri indici rimuovendo i link spam.

Ovviamente bisogna stare attenti a rimuovere soltanto i link realmente dannosi per il sito, e a non abusare di questo strumento.

Se hai bisogno di una consulenza seo in relazione alla qualità dei link in entrata al tuo sito web, contattami per un preventivo gratuito.